Regime forfettario architetto: Quanto paga di Tasse e come aprire la partita iva.

Quanto paga di Tasse un regime forfettario architetto?

Regime forfettario architetto. Sei un architetto e hai appena superato l’esame di Stato? Ti starai chiedendo quale possa essere la modalità migliore per svolgere la tua professione.
Alcuni decidono di farsi assumere da qualche studio ed essere dipendenti, altri scelgono una strada certamente con più incognite, ma che offre una serie di vantaggi in più: mettersi in proprio e aprire partita IVA.

All’inizio può spaventare, ma se mettiamo sulla bilancia i pro e i contro, vediamo come, soprattutto dal punto di vista fiscale, questa soluzione sia la migliore possibile, in termini di guadagni e per il fatto che si paghino molte meno tasse. A questo scopo, il regime forfettario architetto è un’opportunità da non perdere, se vuoi lavorare col massimo profitto, il minimo delle spese e gestire al meglio il tuo lavoro e il tempo libero.

Regime forfettario architetto. Tasse e come aprire la partita iva

Regime forfettario architetto. I costi delle tasse e come aprire la partita iva.

Come funziona il regime forfettario architetti: la legge 190 del 2014

Con la legge di stabilità per l’anno 2015, determinata dalla legge 190 2014, si è messo ordine nei regimi fiscali agevolati per redditi che non superino determinate soglie ed è stato istituito il regime forfettario per tutti coloro che esercitano attività d’impresa, arti e professioni a titolo individuale.

La norma prevede che si applichi un’unica imposta sostitutiva del 15% senza limiti di tempo ed è prevista un’ulteriore agevolazione per le nuove partite IVA che pagheranno un’aliquota del 5% per 5 anni. Vedremo più avanti, nel dettaglio, tutte le esenzioni e i vantaggi che si possono ottenere nell’aderire a questo particolare regime fiscale invece di quello ordinario.

In quanto architetto, rientri perfettamente in quest’opportunità, se il tuo guadagno, in termini di ricavi, è inferiore ai 65.000 euro l’anno. A seconda del tipo di attività, l’imponibile applicabile è determinato da una percentuale, detta coefficiente di redditività, che verrà desunta dal codice Ateco di riferimento. Dal reddito imponibile lordo ottenuto, applicando il coefficiente, sarà possibile effettuale un’ulteriore deduzione dei contributi obbligatori versati nell’anno fiscale in corso.

Quanto paga di tasse un architetto in regime forfettario?

Nel caso della tua professione architetto, il codice Ateco prevede un coefficiente di redditività del 78%. Facciamo un esempio di come si calcola la quantità di tasse da pagare con il regime forfettario:

Ricavi annui: 50.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito imponibile lordo: 39.000 euro

Imposta sostitutiva al 15%: 5.850 euro

Imposta sostitutiva al 5%: 1.950 euro

Abbiamo detto che dal reddito imponibile lordo è possibile dedurre i contributi obbligatori che dovrai versare nell’anno: oltre all’imposta sostitutiva, dovrai infatti effettuare dei versamenti a Inarcassa. Non ti è acnora ben chiaro? Nessun problema richiedi subito una tua consulenza gratuita.

Tutti i vantaggi del regime forfettario

Il regime forfettario è a tutti gli effetti una flat tax che si applica ai professionisti con partita IVA. Oltre alla conveniente aliquota, ci sono altri benefici di cui godere aderendo a questo sistema: vediamo quali sono e come incidono sul tuo lavoro.
Esenzione da IVA
Se aderisci al regime forfettario, non dovrai applicare l’IVA alle tue prestazioni. Questo vantaggio si traduce in una maggiore competitività della tua proposta professionale, in quanto potrai presentarti sul mercato con preventivi più convenienti per la clientela.
Esenzione da ritenuta d’acconto
Questo è un grosso beneficio per te, perché potrai incassare subito, dai tuoi clienti, l’intera cifra pattuita, senza vederti trattenere il 20% della ritenuta d’acconto.
Esclusione imposte regionali e comunali
Sarai anche esente dal pagamento dell’IRAP, l’odiata tassa sul valore della produzione e dalle altre addizionali regionali e comunali del luogo in cui svolgi la tua professione.
Esclusione ISA
Si tratta dei vecchi studi di settore, sostituiti dagli Indicatori Sintetici di Affidabilità che vanno compilati e consegnati all’Agenzia delle Entrate, affinché questa possa avere un riscontro della congruenza fra ciò che è stato effettivamente dichiarato e ciò che si presume dovrebbe essere. Non dovrai quindi presentarli con il regime forfettario.
Esclusione fatturazione elettronica per ricavi inferiori ai 25.000 euro
Prima del 2022 tutti i lavoratori forfettari erano esenti, ma da quest’anno sono cambiate un po’ le cose. La fatturazione elettronica diventa obbligatoria se, nell’anno fiscale precedente, i tuoi ricavi sono stati superiori ai 25.000 euro. In caso contrario, sarai esentato.

Come aprire una partita IVA in regime forfettario su partitaivasemplice.it

Il modo più economico e pratico per curare la tua contabilità è quello di affidarti a un professionista online qualificato come il Dott. Matteo Sabetta, con il sito partitaivasemplice.it

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L’apertura della partita IVA non è mai stata così semplice: avrai molto velocemente il Certificato di Attribuzione gratis, perché il servizio è compreso nell’abbonamento. Non dovrai quindi perdere tempo a recarti negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, perché tutto sarà a portata di click. L’abbonamento è mensile senza vincoli e viene articolato come segue.

Il regime forfettario è quindi il sistema fiscale più vantaggioso e più facile da gestire, perché potrai essere seguito interamente online. Non ci sono limiti di età e nei primi 5 anni di attività, potrai comunque godere del 5% di aliquota. Guarda i prezzi di un abbonamento per la gestione della tua contabilità

È il pacchetto base che prevede appunto l’apertura della partita IVA, il software per la fatturazione elettronica, l’invio degli F24 e la Dichiarazione dei Redditi.
È un upgrade del modello standard che ti consentirà di avere in più una consulenza telefonica al mese, il gestionale dell’archivio documenti in Cloud e, ancora più importante, il monitoraggio dei limiti di fatturato. È infatti fondamentale non superare i 65.000 euro annui per poter avvalersi del regime forfettario: riceverai quindi i giusti suggerimenti per continuare a permanere in questo status.
Si tratta del servizio completo che ti consente di avere un’assistenza telefonica illimitata e per tutto l’anno, oltre a tutti i vantaggi dei primi due abbonamenti. In questo modo, potrai concentrarti al 100% sul tuo lavoro.

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